Le credenze popolari sul cucciolo

 

Ci sono voci che girano sempre sui cuccioli, in ogni paese, città, a qualsiasi altitudine, ma quante di queste sono reali?

Sheepdog con Sibyl

Le credenze popolari sul cucciolo

 
 
Molto spesso mi capita di confrontarmi con neo-proprietari.
 
Ci sono alcuni argomenti, alcune obbiezioni, alcune osservazioni che sono molto ricorrenti.
 
Questo perchè nell‘immaginario comune sono date come delle verità.
 
Molto spesso però non è così.
 
Una delle cose che mi capita di sentire più spesso, in assoluto la più quotata tra tutte è: “Ma dovrò dargli il premietto per tutto il resto della vita?”
Cominciamo ad affrontare questo problema.
La reale risposta è: NO, ma il problema sta nel fatto che ti stai chiedendo se dovrai farlo, piuttosto che concentrarti su come imparare a farlo nella maniera corretta.
E soprattutto Tu andresti mai a lavorare a titolo gratuito se hai il conto in banca vuoto?
 
Non credo. Quindi perchè il nostro cane, profondamente opportunista, dovrebbe fare qualcosa se non giustamente retribuito?
 
Ma andiamo a vedere meglio il come…
 
Nell’educazione dei cani è indispensabile fare capire loro che se si comportano in un certo modo o mettono in atto alcuni comportamenti se glie lo chiedo, ricevono una gratifica.
L’educazione funziona così.
Comportamento corretto, mi fa ottenere qualcosa che desidero o che mi piace, quindi io (cane) sarò portato a riproporre quel comportamento perchè mi ha prodotto un ottimo risultato.
Che in soldoni vuol dire: “Do del cibo al mio cane, (se lo gradisce) a fronte di un comportamento che gli chiedo di eseguire”
Questa gratifica si dovrà modificare nel tempo. In che senso?
Nel senso che, fintanto che il comportamento è in “costruzione”, il mio cane sta cercando di capire cosa deve fare quando io gli chiedo quella data cosa, io devo premiarlo SEMPRE, tutte le santissime volte che emette il comportamento corretto.
 
Quando sono certo che il mio cane ha capito come funziona, posso iniziare a premiarlo a caso, con ritmi variabili, mai prevedibili.
Questo farà si che il mio cane mantenga e migliori l’espressione di quel comportamento, perchè non può prevedere il momento in cui gli arriverà l’ambito premio.
 
Dopo che sono passata dalla fase, chiamiamola, ad “intermittenza imprevedibile” posso passare a premiare il mio cane molto più di rado. Facendo attenzione al mantenimento di questo comportamento
 
Seconda frase inflazionata: “Mi hanno detto che quando cresce si calma
Ne dubito…
è anzi verosimile il contrario. Cioè quando il cucciolo arriverà in adolescenza sarà ancora peggio.
In questo caso potresti magari aspettare l’età della geriatria, lì si che si calmerà davvero, ma non te lo godrai ancora per molto.
 
Terza frase inflazionata: “Io ho già avuto cani, quindi so come si gestiscono, però con questo non riesco a fargli capire niente, sarà scemo!”
Solitamente i cani sono molto bravi a leggerci e a capire i nostri punti deboli, i nostri cedimenti. Quindi direi decisamente che non sono scemi, ma l’esatto opposto. Avere avuto cani non vuol dire diventare tecnici. Per diventare tecnici ci vogliono anni di preparazione, e i cani che si vedono e si lavorano non saranno una decina nell’arco della vita. Direi che la decina di cani la si valuta in tre o quattro giorni…
Utilizzare i “cani che ho avuto” come sinonimo di conoscenza del comportamento o di tecniche educative, sarebbe come dire che una donna che partorisce 5 figli diventa automaticamente una ginecologa.
 
Altra frase: “In casa lo fa sempre, ma qui è distratto“.
Vero. E c’è un motivo. In casa non ci sono distrazioni. è utile cominciare ad insegnare le cose al cane in posti con poche distrazioni, ma per far si che il nostro cane, faccia suo quel comportamento, devo necessariamente chiederlo anche in posti che per lui risultano essere più interessanti. Aumentando la difficoltà gradualmente.
 
Ultima frase, di questa serie… “Quando torno a casa che ha fatto disastri lui sa di essere colpevole, infatti si nasconde. Lo fa ogni volta perchè mi fa i dispetti
Questo è un argomento molto lungo da affrontare, per oggi mi limiterò a dirti che il tuo cane si nasconde, non perchè sa di essere colpevole, ma perchè sarà capitato che nel momento in cui entri in casa e trovi un esplosione nel salotto… ti sarai incazzato, magari hai alzato la voce. Non devi essertele presa necessariamente con lui, ma lui ha letto il tuo umore e ha capito che quando fai quell’espressione c’è da nascondersi. Per questo lo fa, non perchè sa che non avrebbe dovuto. inoltre la distruzione in casa è spesso legata alla noia. Se il cane si annoia, troverà il modo di passare il tempo. E se non sei tu a stimolarlo a sufficienza, lui passerà il tempo concentrandosi sul tuo arredamento. Alle volte, ancora, è legato a degli stati di ansia, che vanno però analizzati attentamente.
 
Spero, con questo articolo, di essere riuscita a sfatare qualche mito!!!
 
 

 

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